Sulla tela aida il ricamo a punto croce per la nascita di Giulia
La decorazione pittorica su stoffa può sembrare a volte delicata o complessa; la paura di sbagliare e di rovinare il tessuto rende prudenti. Il timore e la prudenza sono indubbiamente delle virtù, però con un pizzico di fortuna e qualche esperimento si ottengono grandi risultati. Questo è quello che dico sempre a chi mi domanda come ho iniziato e quanta stoffa ho sprecato! Ho già raccontato in questo Blog di come mi sono ingegnata 20 anni fa per decorare con la pittura il grembiulino dell'asilo della mia figlia maggiore. Chissà come sarebbero andate le cose se a quell'epoca avessi deciso di ricamare a punto croce anzichè dipingere coniglietti e fiori su quel grembiulino? Sperimentare serve a capire se stessi e a migliorarsi, per questo sono stata ben felice di seguire la mia secondogenita nel suo primo capolavoro a punto croce. Le ho procurato la tela aida e i filati, insieme abbiamo cercato i soggetti più adatti per creare un quadro dedicato alla nascita della secondogenita di mio fratello.
Finalmente mia figlia quindicenne ha terminato il lavoro; ha voluto scegliere da diverse riviste specializzate gli elementi adatti per la sua originale creazione, non si è accontentata di ricamare una composizione preconfezionata...no no...!
Come prima esperienza di ricamo a punto croce penso sia stata bravissima, ora non rimane che incorniciare questo capolavoro e consegnarlo alla destinataria; però secondo me ci vuole anche la firma, non siete d'accordo?:-)
Chissà quale sarà il prossimo esperimento??? Non nego che attendo una prova di pittura su stoffa, ma anche se mia figlia vorrà continuare a ricamare a punto croce non farò nulla per dissuaderla: trovo il ricamo molto rilassante e divertente, specie quando in fase di progettazione si tenta di apportare il proprio gusto per ottenere qualcosa di veramente originale! Complimenti ad Alia e scusatemi questo post completamente in balia del sentimentalismo materno!.
Finalmente mia figlia quindicenne ha terminato il lavoro; ha voluto scegliere da diverse riviste specializzate gli elementi adatti per la sua originale creazione, non si è accontentata di ricamare una composizione preconfezionata...no no...!
Come prima esperienza di ricamo a punto croce penso sia stata bravissima, ora non rimane che incorniciare questo capolavoro e consegnarlo alla destinataria; però secondo me ci vuole anche la firma, non siete d'accordo?:-)
Chissà quale sarà il prossimo esperimento??? Non nego che attendo una prova di pittura su stoffa, ma anche se mia figlia vorrà continuare a ricamare a punto croce non farò nulla per dissuaderla: trovo il ricamo molto rilassante e divertente, specie quando in fase di progettazione si tenta di apportare il proprio gusto per ottenere qualcosa di veramente originale! Complimenti ad Alia e scusatemi questo post completamente in balia del sentimentalismo materno!.
Il lavoro di Alia è veramente originale! Io personalmente non avrei mai avuto la pazienza di portare a termine una tale opera, forse avrei optato per la pittura su stoffa (ma solo per abbreviare i tempi!). Invece lei si è applicata con costanza e con ottimi risultati. Come prima prova a punto croce direi che è eccellente! Aspettiamo con ansia di vedere una foto del tessuto incorniciato...
RispondiEliminacomplimenti ad entrambe!
:)